“Immergetevi nelle musiche del nostro tempo…”

Domenica, 19 gennaio 2020, alle ore 11.00, presso il Teatro Franco Parenti di Milano si inaugura, con un raro concerto in solo del celebre pianista e compositore Vijay Iyer, la prima di una serie di rassegne ideate per la Società del Quartetto di Milano.

Una nuova avventura che, come tutte le avventure che si rispettino, nasconde il suo futuro. Noi contiamo su di voi per un nostro… radioso avvenire. O meglio, contiamo su di voi per portare alla conoscenza del più ampio numero di persone possibile la musica del nostro presente e del nostro futuro. Questa era, d’altronde, la missione che ci eravamo dati ai tempi – che forse taluni di voi ricordano – di “Aperitivo in Concerto” al Teatro Manzoni. Una manifestazione durata a lungo e che si fregiava di un “sottotitolo”: “Ritmi del nostro tempo”, cui è rimasta fedele per tutta la sua durata.

Ecco, le rassegne ideate per la Società del Quartetto e per il Teatro Franco Parenti di Milano saranno diverse. Non per voglia di originalità a tutti i costi ma perché non ha senso ripetere quello che è già stato: al contrario di quanto accade in un racconto di Francis Scott Fitzgerald, dal quale è stato tratto il film “Il Curioso caso di Benjamin Button”, le lancette del nostro orologio non corrono in senso antiorario.

Dunque? Saremo diversi, speriamo di essere migliori, soprattutto, come avremmo inevitabilmente fatto anche per “Aperitivo in Concerto”, intendiamo allargare il campo. Dai “ritmi del nostro tempo” alle “musiche del nostro tempo”, per far conoscere tutto quello che quotidianamente avvertiamo ma non siamo in grado di identificare. Per guardare al futuro con curiosità e senza preclusioni o timori: la musica oggi è uno straordinario mondo da esplorare e molto, moltissimo c’è da conoscere con cui provare emozioni, ricevere illuminazioni, porsi domande e ricevere risposte e-perché no?- divertirsi.

Non abbiamo mai creduto alla cultura arcigna e incomunicabile, crediamo invece alla condivisione fra quello che cerchiamo di fare e un pubblico che merita di poter “viaggiare” anche senza muoversi dalle poltrone di un teatro. Saranno perciò rassegne senza “inibizioni”, senza gabbie o steccati, del tutto trasversali, poliglotte, fra mondi acustici e tecnologici, fra suoni parole immagini movimenti, per parlare di noi e degli altri e agli altri. Guarderemo al nostro presente per capire il nostro possibile futuro e, allo stesso tempo, non mancheremo di guardare anche alle nostre spalle per cercare di capire chi siamo, da dove veniamo e, soprattutto, dove andiamo. Lo faremo come se fosse un gioco cui parteciperanno, sul palcoscenico, giocatori di assoluta bravura, di grandissimo talento. Saranno le nostre guide in un viaggio che vogliamo sia soprattutto coinvolgente: d’altronde, chi mai vorrebbe fare un viaggio noioso?

Certo, contiamo su di voi. Siete la nostra… assicurazione sulla vita. Il nostro è un mestiere che viene fatto al meglio se fatto per gli altri, avendo gli altri in mente. Si dice che la vita non si misura dal numero di respiri che fate, ma dai momenti che vi tolgono il respiro. E allora… vi aspettiamo per accogliervi: noi incrociamo le dita, voi immergetevi nelle musiche del nostro tempo, vivetele intensamente con noi e godetevi il vostro respiro affannato.

Gianni Morelenbaum Gualberto

Simona Peverelli

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