Tra gennaio e maggio del prossimo anno inizia una nuova avventura musicale organizzata al Teatro Parenti in collaborazione con la Società del Quartetto. È dedicata interamente al pianoforte. Otto concerti impegneranno pianisti in altrettante domeniche mattine alle ore 11.00, per mostrare gli sviluppi musicali di un repertorio legato al jazz e alla musica contemporanea. Avremo sfaccettature differenti provenienti da aree geografiche molto diverse, intrise anche di certo folclore legato alle radici territoriali dei pianisti -molti compositori- partecipanti. Questa mattina, l’ideatore della rassegna Gianni Morelenbaum Gualberto, assieme ad Andrée Ruth Shammah, responsabile del Teatro Parenti e Ilaria Borletti Buitoni, Presidente del “Quartetto” , hanno ben spiegato gli scopi della nuova iniziativa che prende il posto del mattiniero Aperitivi in Concerto, successo degli scorsi anni. La Shammah ha ben sottolineato l’importanza della collaborazione tra diverse istituzioni concertistiche e/o teatrali per progetti unitari, come quello presentato, per rendere la nostra città ancor più in sintonia con le grandi metropoli mondiali dove maggiormente si respira il senso della creatività artistica. La Borletti ha quindi ribadito il concetto di unione tra istituzioni parlando di “viaggio musicale culturalmente molto importante” per uscire dalle tradizionali fruizioni classiche, andando verso territori maggiormente creativi. L’organizzatore e critico Gianni Morelenbaum Gualberto, già artefice degli Aperitivi in concerto del Teatro Manzoni, ha fatto un interessante excursus sul mondo della musica del Novecento, tra gli storicizzati Stockhausen o Cage, il jazz classico degli Armstrong o dei Parker, o il minimalismo americano, sino ad arrivare ai nuovi jazzisti-contemporanei, sempre più legati ai nuovi modi d’intendere la musica, modi che non disdegnano affatto il passato, ma che sono alla ricerca di ulteriori novità. Ha ricordato alcuni dei protagonisti della rassegna, a cominciare da Vijai Iyer, pianista e compositore americano che inizierà la programmazione il 19 gennaio; proseguendo con la pianista Vanessa Wagner, che il 9 febbraio proporrà un programma tra minimalismo e jazz, arrivando poi al pianista Yonathan Avishai, che il 23 febbraio proporrà un percorso articolato tra musica cubana e brasiliana e il ragtime del leggendario Scott Joplin. Lisa Moore, pianista più orientata sul fronte contemporaneo di Glass, Adams, Ligeti e Rzewski interverrà il 15 marzo. Questi sono i primi quattro, ma di rilevanza anche gli altri protagonisti presenti in rassegna. Si consiglia vivamente la partecipazione.
Cesare Guzzardella