“Pianisti di altri mondi”: dal jazz alle sonorità contemporanee

 
leggi articolo originale

Nel suggestivo ambiente del Teatro Franco Parenti, fondato nel 1972, ristrutturato e riaperto grazie alla Fondazione Pier Lombardo, dal 9 gennaio 2020 si aprirà una rassegna di otto concerti di musica contemporanea che terminerà venerdì 22 maggio ai Bagni Misteriosi.

La nuova collaborazione tra il Teatro Franco Parenti e La Società del Quartetto di Milano mira ad offrire alla cittadinanza un nuovo modo di approcciarsi alla musica, rivolgendosi ad un pubblico più ampio di quello che per tradizione frequenta le sale da concerto.

A presentare il progetto Ilaria Carla Anna Borletti Dell’Acqua Buitoni, manager e presidente della Società del Quartetto di Milano, con Gianni Morelenbaum Gualberto Direttore artistico dell’Associazione Pierlombardo, ex docente di Storia della Musica all’Università Bocconi, consulente artistico della manifestazione.

Gli artisti che si esibiranno negli otto concerti milanesi sono noti a livello internazionale: Vijay Iyer, Vanessa Wagner, Yonathan Avishai, Lisa Moore, Timo Andres, Simon Ghraichy, Jason Moran e il quartetto composto da Emmet Cohen, Aaron Goldberg, Danny Grisset e Dado Moroni che nella serata conclusiva, ai Bagni misteriosi, saluteranno la manifestazione con un omaggio a Charlie Parker, il leggendario saxofonista di cui nel 2020 ricorrerà il centenario della nascita, con un’esibizione al pianoforte a due, quattro e otto mani.

“Le istituzioni Milanesi sanno collaborare l’iniziativa di Pianisti di altri Mondi è il frutto di questo spirito che porterà al teatro Franco Parenti per la Società del Quartetto artisti straordinari con programmi affascinanti”, ha detto Ilaria Borletti Buitoni.

Il programma si annuncia “straordinario”, in grado di coinvolgere gli amanti della musica contemporanea, ma manche i meno “addetti ai lavori”.

Come ha sottolineato la Direttrice del Teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah:“Il progetto porta nel teatro una rassegna musicale che rafforza l’interesse per la contemporaneità, per essere sempre più un punto di osservazione del panorama creativo internazionale, in una città come Milano, oggi centro della vita culturale del paese”.

Silvia Ramilli