Otto concerti e 11 musicisti in una nuova rassegna della Società del Quartetto insieme con il Teatro Franco Parenti

 
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MILANO, mercoledì 11 dicembre ► (di Carla Maria Casanova) – “Ho scoperto che Milano ha un’enorme capacità – e volontà – di fare le cose insieme”, ha detto Ilaria Borletti alla presentazione della nuova rassegna musicale programmata al Teatro Franco Parenti da gennaio a maggio 2020.
L’idea nasce proprio dalla fervida collaborazione di due donne: Ilaria Borletti Buitoni, presidente della Società del Quartetto, e Andrée Ruth Shammah, direttrice e anima del Teatro Franco Parenti. Amicizia di lunga data, uguale desiderio di fare passi oltre a quanto mercato e cultura tradizionale propongono.
Il programma di questa nuova rassegna, che vuole sfatare il mito della musica contemporanea incomunicabile, è coordinato dall’espertissimo Gianni Morelenbaum Gualberto.
“La musica si stava in qualche modo chiudendo”, ha detto Borletti. “Molto spesso chi deve stimare e sostenere le proposte, valuta in merito della quantità più che della qualità, ciò che va a scapito del prodotto stesso. Il Quartetto meditava alcune sfide e ha trovato nel Teatro Franco Parenti un interlocutore straordinario.”
Saranno 7 + 1 concerti, dal jazz alle sonorità contemporanee.
Alle ore 11, da domenica 19 gennaio al 5 aprile, nella sala grande del Parenti. Postludio venerdì 22 maggio, ore 20,30, ai Bagni Misteriosi, la fantastica struttura “sportiva” sorta per volere e tenacia di Andrée Shammah a ridosso del suo teatro.
Il cartellone è affidato a interpreti di grande notorietà: Vijay Iver, internazionale funambolo della musica improvvisata; Vanessa Wagner, offre  il suo grande virtuosismo tra il linguaggio accademico e la immediatezza dei vernacoli; Yonathan Avishai illustrerà le radici della musica popolare d’autore nel Nuovo Mondo; Lisa Moore elabora il costante connubio tra musica e immagine; Timo Andres, pianista e compositore, ci porta nel cuore della nuova musica del nostro tempo; Simon Ghraichy, virtuoso della DG, francese di nascita, libanese e messicano di origini, gioventù trascorsa in Canada,studi a Parigi e Helsinky, rappresenta, persino fisicamente, lo spirito della rassegna; Jason Moran, da anni ospite della Biennale di Venezia, si esibisce con la moglie mezzosoprano classico Alicia Hall.
Il viaggio dei “Pianisti di altri mondi”si conclude con una festosa celebrazione del jazz di Charlie Parker, che vedrà in pista Dado Moroni, Aaron Goldberg, Danny Grissett, Emmet Cohen.